Smart City

  • Autor: Vários
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Sinopsis

Dall'intelligenza artificiale alle nanotecnologie, dalla blochckain ai nuovi materiali, dall'energia che cambia alla digital transformation, dall'auto elettrica all'economia economia circolare: ogni giorno a Smart City idee e storie di innovazione dalla voce dei protagonisti.

Episodios

  • Consegnato il primo magnete del DTT, la macchina per la fusione made in Italy

    26/05/2025

    Oggi a La Spezia ENEA, ASG Superconductors e DTT Scarl hanno presentato il primo dei 18 super-magneti che costituiranno il cuore del Divertor Tokamak Test (DTT).DTT è una macchina sperimentale per la fusione nucleare, in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, con cui sarà possibile condurre esperimenti unici al mondo su uno dei componenti più critici dei prototipi di reattore a fusione: il divertore, destinato a raccogliere ed asportare le “ceneri” della fusione nucleare, e perciò quasi a contatto coi i plasmi roventi che circolano all'interno del reattore. I magneti superconduttori sono la tecnologia chiave della fusione, perché i campi magnetici sono l'unico modo per contenere la furia del plasma a quelle temperature. Ne parliamo con Francesco Romanelli, Docente di Fisica dell'Energia Nucleare all'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Presidente del consorzio DTT Scarl.

  • 100% di rinnovabili per abbattere la bolletta della Regione Sardegna

    22/05/2025

    Uno studio chiamato “Analisi di possibili traiettorie per la transizione energetica in Sardegna”, realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con le università di Padova e di Cagliari, ha fatto emergere che l’Isola può e deve puntare a diventare la prima regione italiana con un sistema elettrico totalmente basato sulle fonti rinnovabili, dal momento che lo scenario 100% FER è anche quello che prevede il costo dell’energia più basso in assoluto. La Sardegna gode certamente di condizioni speciali: è estremamente ricca di sole e di vento. Ma ha subìto una forte deindustrializzazione e a breve disporrà di nuove interconnessioni elettriche col continente che le consentiranno una grande flessibilità sia in importazione che in esportazione. Di tutto questo, parliamo con Fabrizio Pilo, professore di Sistemi Elettrici per l’Energia, coautore dell’articolo e prorettore al Territorio e all’Innovazione dell’

  • Sdoganare la sovrapproduzione

    21/05/2025

    Accettare di sprecare un 10% dell’energia prodotta da sole e vento, potrebbe essere il modo più semplice per aumentare il contributo delle rinnovabili alla produzione elettrica, evitando di incorrere in costi infrastrutturali eccessivi. L’idea di buttare via dell’energia può apparire malsana, e questo è sicuramente vero in un sistema energetico in cui per produrla bisogna bruciare combustibili pagati a caro prezzo come gas o petrolio. Ma in un sistema caratterizzato da costi marginali pari a zero (tipici di rinnovabili come fotovoltaico ed eolico) potrebbe essere molto più conveniente che non investire in sistemi di accumulo che evitino di sprecarne anche una sola goccia. Sovrapprodurre potrebbe quindi essere conveniente in un sistema fondato su fonti non programmabili. Ne parliamo con Maurizio Delfanti, professore di Sistemi Energetici del Politecnico di Milano, Coordinatore del CTS di Italia Solare.

  • IA: le strategie per contenere i consumi energetici

    20/05/2025

    La capacità di tenere sotto controllo il consumo energetico dei data center è cruciale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, tanto per ragioni ambientali quanto per ragioni economiche. Il tema è stato trattato la scorsa settimana nell’ambito della manifestazione NetZeroMilan. Per contenere i consumi dell’IA, si punta prima di tutto su algoritmi più efficienti; mentre per quanto riguarda l’Hardware (in attesa che emergano soluzioni potenzialmente dirompenti come il calcolo in memoria o il calcolo ottico, che stravolgerebbero lo scenario dei consumo del mondo digitale) si punta su microprocessori in grado di tollerare meglio temperature elevate, che quindi richiedano meno raffrescamento, e sulla differenziazione dell'hardware dedicato all’addestramento delle reti neurali da quello dedicato a farle girare. Ce ne parla Luca Dozio, Direttore Osservatorio 5G & Beyond e Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, intervistato da Silvi

  • SafeOperator: come attenuare la fatica sul lavoro con pochi sensori nel posto giusto

    19/05/2025

    Due guanti, due bracciali e una cintura dotati di sensori di vario tipo, più quattro elettrodi che si applicano come cerotti: è quanto serve ai ricercatori del'Università di Trento e dell’Università del Sannio, unite nel progetto SafeOperator4.0, per misurare gli sforzi a cui è soggetto un operaio e stabilire la causa esatta fornendo indicazioni su come attenuarla. Ridurre la fatica nelle operazioni manuali è tra gli obiettivi del paradigma Industria 5.0. Di fronte all’invecchiamento della popolazione europea, la forza lavoro è infatti caratterizzata da un numero sempre maggiore di malattie croniche, anche dovute a usura lavorativa. Un problema non solo sanitario, ma anche di produttività. Ne parliamo con Francesco Pilati, professore di Impianti industriali al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.

  • Idrogeno alla prova della competitività

    15/05/2025

    Lungamente invocato come ingrediente chiave della transizione energetica, l’idrogeno decarbonizzato, verde o blu, si sta rivelando un cliente difficile. Soprattutto, si sta rivelando più difficile del previsto il raggiungimento di una condizione di sostenibilità economica, senza la quale è difficile immaginare una forte espansione di questo vettore energetico. Dei primi progetti di produzione di idrogeno a basso tenore di CO2, che a livello mondiale stanno puntando a raggiungere una condizione di competitività si è discusso stamattina a NetZero Milan, una tre giorni di dibattiti e convegni che la città di Milano ospita in questi giorni, dedicata alla transizione energetica e caratterizzata da una particolare attenzione a competitività e sicurezza energetica. Per Smart city c’era Silvia Bandelloni che ha incontrato Stefano Campanari e Davide Bonalumi, docenti del Politecnico di Milano affiliati all’Hydrogen Joint Research Partnership.

  • “Furniture as a service” per aprire la strada alla circolarità degli arredi

    14/05/2025

    Una economia circolare dell’arredamento e degli allestimenti. È quanto sta tentando di sviluppare Lizard, start-up innovativa incontrata nel corso della manifestazione Rebuild, la settimana scorsa a Riva del Garda. Spesso accade che mobili di qualità elevata, con una aspettativa di vita di 20 anni, vengano smaltiti dopo soli 5/7 anni per la necessità di alberghi, centri direzionali ecc di aggiornare il look. Partendo da questa constatazione, Lizard ha sviluppato un modello innovativo di “Furniture as a service” che permette agli arredamenti di vivere più cicli di vita; ma a una condizione: pianificarlo fin dall’inizio. Il processo, infatti, prende il via con la selezione di un catalogo ad hoc di mobili adatti a subire ripetuti processi di montaggio e smontaggio, riparazione e remanufacturing; e la ricerca dei futuri utenti di un arredamento inizia quando ancora è in uso. Ce ne ha parlato Eneida Lila, Head of strategy e Cofounder di Lizard.

  • Progetto GoodByO: fabbriche microbiche per la chimica del domani

    13/05/2025

    Trasformare, per mezzo dei microorganismi, scarti agro-alimentari, CO2 biogenica e acque reflue industriali in un ventaglio di prodotti della chimica verde destinati a vari settori industriali: dalla cosmetica all’agricoltura alla zootecnia. Questo è l’obiettivo del progetto GoodByO, che nei prossimi tre anni svilupperà quattro fabbriche microbiche su scala pilota. Laboratori che metteranno alla prova questo scenario, sfruttando i flussi secondari della bioraffineria olandese ChainCraft come materie prime, e cercheranno di renderlo economicamente competitivo. Ne parliamo con Valeria Agostino, microbiologa industriale, ricercatrice del Center for Sustainable Future Technologies dell’IIT di Torino

  • Cresco8: il nuovo supercomputer di ENEA

    12/05/2025

    È stato recentemente inaugurato Cresco 8, il nuovo supercomputer di ENEA, ospitato a Portici vicino Napoli, in un ambiente di circa 150 metri quadri e progettato per massimizzare l'efficienza energetica. Cresco sarà a disposizione di università, di enti di ricerca e di imprese, ma servirà soprattutto alla stessa ENEA, che lo utilizzerà per applicazioni prevalentemente dedicate alla scienza, quindi alla ricerca scientifica. Ma non mancheranno applicazioni anche nel campo del trattamento dei big data e dell'intelligenza artificiale. Per saperne di più, ne parliamo con Giovanni Ponti, responsabile della divisione ICT del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.

  • Il ruolo dell'intelligenza artificiale nel mondo dell’edilizia

    08/05/2025

    Quale ruolo per l’intelligenza artificiale nel mondo dell’edilizia? Il tema ha occupato numerosi dibattiti della manifestazione Rebuild 2025, dedicata all'innovazione nel settore delle costruzioni. Ne è emerso che l’IA è vista come uno strumento destinato ad affiancare le imprese di costruzioni nel processo di contrattazione con il committente, nello svolgimento delle incombenze burocratiche,  nella ricerca dei fornitori e, naturalmente, nella fase di progettazione. Con un’avvertenza: più che “al centro” (come spesso si sente dire) l’essere umano dovrà presidiare l’inizio e alla fine di questi processi.Alberto Mattiello, esperto di innovazione digitale, componente del comitato scientifico di Rebuild

  • SPECIALE Rebuild: un calcestruzzo che si auto-ripara

    07/05/2025

    Un calcestruzzo che si auto ripara, rimarginando cricche e fratture prima che possano degenerare diventando irrecuperabili, aprendo la strada alla corrosione e all’ammaloramento delle opere in calcestruzzo armato.È quanto ha messo a punto DMAT, società approdata al mercato solo da pochi mesi dopo il tipico percorso da start-up, e che a Rebuild – in corso a Riva del Garda in questi giorni – ha presentato i risultati del proprio lavoro in un convegno dedicato alla sostenibilità dei materiali nel settore edilizio.Ospite Paolo Sabatini, CEO e Co-fondatore di DMAT

  • Puntata del 06/05/2025

    06/05/2025
  • Speciale Rebuild: il progetto RiVal per rilanciare l’edilizia nelle valli montane e combattere lo spopolamento

    05/05/2025

    Rigenerare il patrimonio edilizio inutilizzato nei contesti di montagna, trasformandolo in un asset per attrarre nuovi abitanti e combattere lo spopolamento. Questa l’idea alla base di Ri.Val, progetto della Provincia di Trento che tenta di dar corpo a un’ipotesi spesso invocata, ma raramente praticata con successo. Spesso lo spopolamento convive con una domanda di persone che vorrebbero andare a vivere in montagna e che tuttavia non trovano un’offerta abitativa adeguata, nonostante una vasta disponibilità di edifici abbandonati o inutilizzati. Ri.Val punta quindi a costruire questa offerta, dando vita a un soggetto aggregatore con un mix di capitali pubblici e privati; una SGR, che acquisirà gli edifici adatti allo scopo in cambio di quote o acquistandoli sul mercato, per poi ristrutturarli e trasformali in edilizia convenzionata. Un caso di innovazione finanziaria e di governance di cui parliamo con Simone Marchiori, Assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimoni

  • Al via REbuild, la manifestazione sull’innovazione sostenibile nell’edilizia: 6 e 7 maggio a Riva del Garda

    30/04/2025

    Con il programma Smart City, Radio24 dedica una settimana speciale all’undicesima edizione di REbuild, l’evento sull’innovazione sostenibile nel settore dell’edilizia che si svolge il 6 e 7 maggio a Riva del Garda. La manifestazione ruota attorno ai temi di edilizia off-site, nuovi materiali, energia, e altro ancora. In questa puntata, diamo qualche anticipazione su cosa attende gli ospiti di quest’anno, in termini di temi, padiglioni e incontri, e parliamo dei temi caldi che possono fare la differenza. A tal proposito, sentiamo Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi, ed Ezio Micelli, Presidente del Comitato Scientifico di REbuild 2025 e Professore dell’Università IUAV di Venezia, intervistati da Silvia Bandelloni.

  • Intelligenza Artificiale e logistica

    29/04/2025

    Nella puntata precedente abbiamo parlato di Intelligenza Artificiale a bordo dei mezzi pesanti come camion e tir. In questa puntata continuiamo a parlare di Intelligenza Artificiale e logistica, cercando di capire in che modo l’IA venga applicata all’interno dei magazzini, che sono il cuore della logistica. Anche di questo parliamo con l’aiuto di Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.

  • Intelligenza Artificiale e trasporti pesanti

    28/04/2025

    Rendere la vita più facile agli autisti di trasporti pesanti, come camion e tir. Questo è uno dei campi di applicazione dell'Intelligenza Artificiale più gettonati nel mondo degli autotrasporti. Il settore vive da anni una difficoltà nel trovare autisti; l'Intelligenza Artificiale viene quindi vista sia come uno strumento per ridurre il bisogno di addetti ai lavori, sia come uno strumento per aumentare la qualità della vita dei lavoratori e migliorarne la sicurezza. Si va dai sistemi di computer vision montati in cabina, per rilevare eventuali disattenzioni dell'autista, ai veicoli autonomi, per movimentare semi rimorchi o container nei piazzali, fino ai software per pianificare viaggi, soste e carico-scarico in base al traffico. Ne parliamo con Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.  

  • Sostenibile e tascabile: ecco il “processo Ginny” per produrre l’ammoniaca - 2ª parte

    24/04/2025

    Produrre ammoniaca - una delle più importanti materie prime seconde - direttamente da aria e acqua, con un processo completamente elettrificato che ricorda da vicino l’elettrolisi dell’acqua. È questo l’obiettivo del progetto Ginny, di cui parliamo dalla puntata precedente e che si inserisce nel filone di ricerca di alternative al processo Haber Bosh per la produzione dell’ammoniaca, uno dei processi chimici più importanti ma più energivori. Oltre all’efficienza elevata, una caratteristica distintiva del progetto Ginny è la possibilità di effettuarlo su piccola scala, tanto da lasciare immaginare che gli agricoltori possano usarlo per prodursi l’ammoniaca necessaria a fertilizzare i campi, insieme ad altri sottoprodotti altrettanto utili come l’idrogeno. Ne parliamo con Federico Bella, professore di Chimica al Politecnico di Torino.

  • Sostenibile e tascabile: ecco il “processo Ginny” per produrre l’ammoniaca - 1ª parte

    23/04/2025

    Il processo Haber-Bosh per la produzione di ammoniaca, inventato agli inizi del ‘900 da Frizz Haber, è uno dei più importanti della storia della chimica. L’ammoniaca infatti è essenziale per la produzione di fertilizzanti e trova impiego anche nella produzione di plastiche, fibre sintetiche, esplosivi, farmaci, solventi e fluidi refrigeranti.Tuttavia il processo Haber Bosch è estremamente energivoro, motivo per cui il mondo della ricerca è fortemente impegnato a cercare delle alternative. Come ci racconta Federico Bella, professore di Chimica del Politecnico di Torino, il progetto Ginny, da lui ideato e finanziato con un ERC Grant dall’UE, consiste in un nuovo processo, completamente elettrificato, per sintetizzare ammoniaca direttamente da aria e acqua.

  • Resilco: la startup che trasforma i rifiuti industriali in materiali per l'edilizia

    22/04/2025

    Trasformare rifiuti industriali in materiale da costruzione, sequestrando al tempo stesso anidride carbonica e stoccandola in modo stabile. Questo è l'obiettivo di Resilco, una startup che da poco ha chiuso un round di finanziamento da 5 milioni di euro, partecipato anche da finanziatori istituzionali, con cui punta a costruire anche un primo impianto pilota nel 2026. Il principio su cui si basa il processo industriale di Resilco chiama in causa la carbonatazione, una reazione chimica che trasforma in carbonati la CO2 atmosferica quando reagisce con altri composti presenti nell'ambiente. In natura, questi processi sono però troppo lenti per rimuovere la CO2 alla velocità che ci servirebbe. Si stanno quindi studiando diversi approcci per accelerarli. Di uno di questi ci parla David Cagieco Mugnos, fondatore e CEO di Resilco.

  • Sizable: una centrale idroelettrica in fondo al mare

    17/04/2025

    Una centrale idroelettrica in fondo al mare. Si potrebbe sintetizzare così l’idea alla base di Sizable, start-up i cui ideatori hanno messo a punto un sistema per utilizzare il salto gravitazionale che esiste tra la superficie e il fondo del mare. Così come le centrali idroelettriche alpine utilizzano il salto gravitazionale esistente tra la montagna e il fondovalle per produrre energia e, quando serve, accumularla ripompando l’acqua in senso inverso dalla valle al bacino idrico in quota. I ripompaggi possono svolgere un ruolo strategico per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma le condizioni orografiche per realizzarli si trovano raramente. Sizable propone un meccanismo analogo in mezzo al mare, grazie a due serbatoi, uno a pelo d’acqua e uno poggiato sul fondo del mare, collegati da un tubo entro cui scorre acqua di mare super salata, più pesante di quella marina. Ce lo spiega Simone Biondi, Responsabile dello Sviluppo di Sizable.

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